Perché gli Aphrodite's Child

Perché questo sito

In alto gli Aphrodite's Child in una esibizione televisiva, dopo essere giunti al secondo posto nell'edizione 1970 del Festivalbar con "It's five o'clock". A sinistra, il trio greco in una foto dello stesso anno, scattata in Italia.  

E' una vecchia storia cominciata alla fine degli anni '60. Avevo appena 11 anni e mi piaceva molto la musica. Il panorama musicale internazionale in quei tempi era abbastanza ricco e vario: molti degli artisti allora nascenti, in seguito, divennero dei miti. Da poco avevo incominciato a suonare la chitarra e iniziato a fare le mie prime selezioni ascoltando i vari cantanti e complessi dell'epoca. Questo finché non ascoltai gli Aphrodite's Child che esercitarono subito in me un effetto di estasi, di grande commozione, sensazioni mai provate in precedenza per nessun artista.

Quella voce bellissima e struggente, maschile ma spinta fino ai toni più alti, abbinata a quella musica celestiale, quell'organo che dava un effetto così mistico alle canzoni! Avrei centinaia di aggettivi per definire quella miscela esplosiva di piacere acustico che, alle prime apparizioni del gruppo in TV, divenne anche visivo! Ma allora i media non avevano il potere informativo che hanno oggi e non era facile imbattersi in uno spettacolo in cui i tre greci fossero ospiti o sfogliare un giornale e trovare un servizio dedicato a loro. Quelle poche immagini televisive e quei ritagli di giornali vari trovati in quegli anni, riferiti agli Aphrodite's Child, fanno parte del mio patrimonio di ricordi più cari.

Sì, divennero i miei miti. Ma, come spesso accade, le cose belle durano poco e il gruppo si sciolse come neve al sole. Il loro fu un meraviglioso, brevissimo sodalizio ma la multiforme evoluzione musicale, come un fiume in piena, di Vangelis e le straordinarie, sempre struggenti prestazioni canore di Demis continuarono anche dopo lo scioglimento del gruppo e i due, da solisti, percorsero strade diverse e maestose che spesso si incrociarono in seguito, in memoria dell'antica, grandiosa, irripetibile esperienza di gruppo. Comunque, dopo la separazione rimasi fedele ai singoli. Quella voce e quella musica mi accompagnarono per tutti gli anni successivi. Ma la nostalgia per gli Aphrodite's Child era tanta ed in qualche maniera dovevo manifestarla.

Internet me ne ha dato la possibilità. Quando, qualche anno fa, davanti alla mia prima "connessione" mi venne chiesto da un amico di digitare un nome o una cosa a mia scelta in un motore di ricerca, mi venne istintivo scrivere la parola "Aphrodite's Child". Apparve, come per incanto, il sito del Fan Club dedicato proprio a Demis Roussos & Aphrodite's Child, allora nascente, realizzato da quello che divenne il mio migliore amico "internettiano", Paolo Cadeddu. Nacque con lui una grande amicizia basata sui  comuni gusti musicali. Incominciai a collaborare col Fan Club scrivendo un "romanzo" a puntate sulla storia dei nostri miti e divenni anche il vice presidente del Fan Club.

Oggi, dopo trentacinque lunghi anni di vero e proprio amore per gli Aphrodite's Child, mi sembrava doveroso riunire una parte del materiale trovato (molto negli anni recenti) e costruire questo modesto sito che vuole essere un piccolo tributo, un segno di riconoscenza e una testimonianza di grande ammirazione verso il complesso, oltre che un servizio in favore di tutti coloro i quali hanno avuto le mie stesse "vibrazioni" nei confronti di un gruppo mai lodato abbastanza.

Questo è l'unico sito italiano non ufficiale né commerciale, esclusivamente dedicato agli Aphrodite's Child. Esso vuole essere un inventario sistematico della produzione discografica internazionale del gruppo e si limita, in questa pagina, alla sola presentazione dei singoli componenti mediante una scheda per ciascuno. Specialmente su internet, è stato scritto tantissimo sulla loro carriera artistica, soprattutto su quella del grande e prolifico Vangelis. Pertanto, non è mia intenzione aggiungere, in questa sede, informazioni già note a tutti gli appassionati, che si possono trovare in altri importanti siti.

Si è molto parlato della musica degli Aphrodite's Child (ovvero, "Il figlio di Afrodite"), e si sono date varie definizioni: beat sinfonico, pop melodico, folk mediterraneo, rock progressivo, etichette che calzano tutte a secondo dei brani considerati. Infatti, i brani degli Aphrodite's Child erano di varia ispirazione musicale, anche se quelli più conosciuti, che hanno fatto breccia in tutte le hit parade d'Europa, erano molto melodici. In genere, i brani con impostazione melodica erano i lati "A" dei 45 giri; i lati "B" presentavano brani con un taglio decisamente diverso, un pop movimentato in cui prevaleva il ritmo e non la melodia. Di tutt'altra impostazione è il doppio "666", decisamente un rock concettuale, basato sul tema dell'Apocalisse di S. Giovanni, con soluzioni sonore del tutto inedite per l'epoca. Una caratteristica ricorrente negli Aphrodite's Child, che poi si ritrova e si esalta ancor più nella prima produzione di Demis solista, è il proporre brani in chiave beat che provengono dalla tradizione musicale arabo-bizantina e dal folk ellenico.    

E' vero, Vangelis, Demis e Lucas durarono pochi anni assieme, ma furono molto prolifici e molti loro brani sono rimasti nella mente e nel cuore di tantissimi fans. Basti pensare a canzoni come "Rain and tears", "End of the world", "I want to live", "Marie jolie", "It's five o'clock", "Spring summer winter and fall", solo per citarne alcune.   

Ma, come i moschettieri, i tre Aphrodite's Child erano... quattro! O meglio, dovevano essere quattro: Vangelis Papathanassiou, Demis Roussos, Lucas Sideras e Silver Koulouris. Quest'ultimo, però, impegnato col servizio militare, partecipò solo alla costituzione del gruppo e... al suo scioglimento, decretato prima che nascesse il famoso doppio "666".

Vangelis Papathanassiou Demis Roussos Lucas Sideras Silver Koulouris

Vangelis Papathanassiou

Evanghelos Odyssey Papathanassiou, detto Vangelis, nacque a Volos il 29.3.1943 e morì a Parigi il 17.5.2022. Figlio d'arte, musicista fin dall'età di soli 4 anni, polistrumentista, compositore, arrangiatore. Prima dell'esperienza con gli Aphrodite's Child, ha fatto parte del gruppo greco dei "Forminx". Vangelis considerò gli Aphrodite's Child, di cui era il leader, come un trampolino di lancio per la sua futura solitaria attività musicale. Non amava i concerti, le apparizioni in pubblico, i viaggi, ma ebbe molteplici esperienze artistiche, anche simultaneamente alla esistenza degli Aphrodite's Child. Compose, in quegli anni, brani per vari interpreti del suo paese, nonchè musiche per film. A queste condizioni e con i suoi "miraggi" musicali il trio greco non poteva più stare in piedi ed essere gestito, specie nel momento di massimo successo, quando le hits del gruppo comparivano in tutte le classifiche discografiche europee. La storia successiva di Vangelis e dei suoi molteplici successi è narrata in decine di siti su internet. Questo grande musicista continua tutt'oggi a stupirci con le sue eccezionali opere d'arte. 

Demis Roussos

Artemios Ventouris Roussos, detto Demis, nacque ad Alessandria d'Egitto, da genitori greci, il 15.6.1946 e morì ad Atene il 25.1.2015. Prima degli Aphrodite's Child, fece le sue esperienze come cantante e bassista nei gruppi greci dei "The Minis", dei "The Idols" e dei "We Five". Ma il successo venne con l'incontro di Vangelis. Le sue interpretazioni canore fecero la fortuna degli Aphrodite's Child. Era, infatti, dotato di un soavissimo strumento musicale che... era la sua voce. Questa emergeva persino più della straordinaria musica di Vangelis e caratterizzava fortemente le canzoni interpretate, creando una inconfondibile atmosfera languida e commovente. Assieme a Lucas tentò di promuovere il trio attraverso pubbliche esibizioni, incontrando spesso la ritrosia e la riservatezza del "capo". I due lasciarono gli Aphrodite's Child prima dell'uscita del doppio "666", dopo l'incisione dell'ultimo single "Spring, summer winter and fall" e continuarono la carriera da solisti. Questo, però, non immediatamente: solo il tempo di vincere l'edizione 1971 del Festivalbar con la splendida e gettonatissima "We shall dance" (Lucas in questo brano è presente ancora come batterista). Il successo di Demis derivò dalla notorietà acquistata con gli Aphrodite's Child, ma dipese, soprattutto, dalla sua incantevole ed inimitabile voce, nonchè dal suo particolarissimo aspetto di mistico con eccentriche vestaglie orientali. Il futuro di Demis fu costellato, a partire da quell'anno, da centinaia di canzoni interpretate sempre con passione e in tante lingue. Moltissimi concerti, specie negli anni '70, e un successo protrattosi per decenni. 

Lucas Sideras

Lucas Sideras nacque ad Atene il 5.12.1944. Anch'egli figlio d'arte, era il batterista del gruppo. Sua madre, pianista, lo aveva avviato agli studi classici, ma lui, attratto dai ritmi moderni, cambiò stile. E anche lui, come Demis, aveva voglia di successi commerciali ma, in quegli anni, batteristi del suo livello ve ne erano parecchi ed era difficile che un batterista emergesse come solista. Allora tentò anch'egli la carriera di cantante solista incidendo, per la verità, dei brani interessanti, e costituendo qualche anno dopo un nuovo gruppo, gli "Ypsilon", ma non ebbe le stesse fortune ottenute con gli Aphrodite's Child. Ho composto una discografia di Lucas Sideras, post Aphrodite's Child, che é consultabile nel mio sito, in una pagina apposita, all'indirizzo: http://www.demisroussos.org/Aphrodite's%20Child/Lucas%20Sideras/Lucas%20Sideras.htm.

Silver Koulouris

Presente solo all'alba e al tramonto, Anargyros Koulouris, detto Silver, doveva essere il chitarrista del gruppo. Ho provato molte volte ad immaginare le canzoni più belle degli Aphrodite's Child con gli "assolo" virtuosistici di Silver... Se c'è qualcosa nella vita di cui rammaricarsi, questa cosa fu, per Silver, l'aver prestato il servizio militare proprio negli anni di vita degli Aphrodite's Child, gruppo che anch'egli costituì, ma nel quale espresse le sue qualità, decisamente eccellenti, solo nell'incisione del "666", quando ormai il gruppo era alla fine della sua storia. Dopo l'occasione perduta, Silver collaborò con Vangelis nell'album "Earth", eseguendo brani di notevole impegno. 

 

Franco N. Lo Schiavo (6 aprile 2003 - con successivi aggiornamenti) - Vibo Valentia (Italia)

Ricerche ed elaborazione discografia: Franco N. Lo Schiavo - Italia